I Big del mondo alla cerimonia. Il capo dello Stato Mattarella stringe la mano al presidente americano neo eletto Donald Trump. Selfie per Musk, standing ovation per Zelensky. Il messaggio del Papa assente: "Lutto lascia il posto alla gioia"
Il mondo celebra la riapertura di Notre Dame, dopo cinque anni di restauro. L'arcivescovo di Parigi, Laurent Ulrich, ha riaperto la cattedrale simbolicamente battendo tre volte le porte dell'edificio restaurato dopo il devastante incendio del 15 aprile del 2019, dando così inizio alla cerimonia.
"Abbiamo riscoperto ciò che le grandi nazioni possono fare: raggiungere l'impossibile" ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, spiegando che la cattedrale viene così "restituita al mondo" ed esprimendo la "gratitudine della Nazione francese". "Abbiamo scelto di risollevarci e di dirigerci verso la speranza", scoprendo "una fratellanza inedita". Macron ha chiesto di "conservare come un tesoro questa lezione di fragilità, di umiltà e di volontà, e non dimenticare mai quanto tutti contano e quanto la grandezza di questa cattedrale sia inseparabile dal lavoro di tutti".
L'evento ha riunito a Parigi decine di leader provenienti da tutto il mondo. Per l'Italia, presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Una stretta di mano e una breve conversazione c'è stata tra Mattarella e il presidente eletto degli Stati Uniti.
Trump ha dispensato strette di mano ai presenti in una sorta di 'passerella', mentre il suo alleato Elon Musk si è scattato dei selfie con alcuni presenti. Grandi applausi al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha poi avuto un dialogo con Laura Mattarella, la figlia del presidente, seduta in prima fila al suo fianco.
Oltre al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cena all'Eliseo del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, organizzata dopo la cerimonia di riapertura di Notre-Dame di Parigi, riferisce l'Eliseo, erano presenti anche il presidente eletto Usa, Donald Trump e il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky.
Il Papa, assente all’inaugurazione della cattedrale di Notre-Dame, ha mandato un messaggio. "Tutti ricordiamo ancora il terribile incendio che, cinque anni fa, ha compromesso gravemente l'edificio. Il nostro cuore è sprofondato al rischio di vedere scomparire un'opera di fede e di architettura cristiana, testimone secolare della vostra storia nazionale. Oggi la tristezza e il lutto lasciano il posto alla gioia, alla celebrazione e alla lode”.
Nel messaggio, Bergoglio saluta in particolare i vigili del fuoco "che hanno lavorato con coraggio per salvare questo monumento storico. Rendo omaggio anche all'impegno deciso delle autorità pubbliche e alla grande effusione di generosità internazionale che contribuì al restauro. Questo slancio è il segno non solo dell’attaccamento all’arte e alla storia, ma di più – e quanto questo è incoraggiante! – il segno che il valore simbolico e sacro di un simile edificio è ancora in gran parte percepito, dal più piccolo al più grande”.
La prima messa nella cattedrale restaurata avrà luogo domenica mattina, alle 10.30, presieduta da Laurent Ulrich. Vi parteciperanno Macron, oltre ai capi di Stato e di governo stranieri. Secondo la diocesi di Parigi, saranno presenti 170 vescovi e sacerdoti delle 106 parrocchie parigine, oltre a un sacerdote per ognuna delle sette chiese cattoliche di rito orientale, accompagnati da fedeli di ciascuna di queste comunità.
Domenica alle 18.30 si terrà anche la prima messa aperta al pubblico dopo il completamento dei lavori di restauro. Si prevede che circa 2.500 persone partecipino a questo evento, per il quale era richiesta la registrazione preventiva. La messa sarà trasmessa da France Télévisions.
Le messe e le cerimonie religiose potranno poi riprendere nell'edificio. Notre-Dame sarà addirittura aperta "fino alle 22" durante la prima settimana, dall'8 al 14 dicembre, secondo quanto dichiarato dal rettore della cattedrale, Olivier Ribadeau Dumas.