Il Presidente ucraino riferisce alla Nato le informazioni di intelligence. Rutte: "Non abbiamo prove che siano coinvolti nei combattimenti". Il Cremlino: "Pronti a ogni sforzo per i negoziati"
La Corea del Nord sta addestrando 10mila soldati per supportare la Russia nella sua lotta contro Kiev. E' l'allarme lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha dichiarato di aver ricevuto segnalazioni di intelligence in tal senso. "Stanno preparando sul loro territorio 10mila soldati, ma non li hanno ancora trasferiti in Ucraina o in Russia", ha detto Zelensky dopo l'incontro con i ministri della Difesa della Nato a Bruxelles.
Parlando in conferenza stampa congiunta con il capo della Nato Mark Rutte, Zelensky ha affermato che un numero imprecisato di "personale tattico" e di "ufficiali" provenienti dalla Corea del Nord si trova già nel territorio ucraino "occupato" dalla Russia. Rutte ha dichiarato che l'Alleanza "non ha prove che i soldati nordcoreani siano coinvolti nei combattimenti, ma sappiamo che la Corea del Nord sta sostenendo la Russia".
Intanto la Russia si dice pronta per i negoziati sull'Ucraina. Lo ha affermato alla Ria Novosti il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. "Siamo pronti ad accogliere tutti gli sforzi di mediazione", ha affermato. La settimana scorsa, in una conferenza stampa ad Astana, il presidente Vladimir Putin aveva confermato che la Russia è pronta a negoziare con l’Ucraina nei termini da lui precedentemente delineati.
Intanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è intervenuto durante il summit Osce in corso a Malta: di tratta della sua prima visita in un Paese della Ue dall'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. Presenza denunciata dal suo omologo ucraino come "una minaccia".
"La Russia non è un partner, la sua partecipazione all'Osce è una minaccia per la cooperazione in Europa - ha detto il ministro ucraino Andriy Sybiha -. L'Ucraina continua a lottare per il suo diritto di esistere. E il criminale di guerra russo presente a questo tavolo dovrebbe sapere che l'Ucraina conquisterà questo diritto e la giustizia prevarrà".
Dal canto suo Lavrov ha accusato l'Occidente di non aver ascoltato gli avvertimenti del Cremlino sui pericoli dell'invio di truppe a sostegno dell'Ucraina. "Tutte queste fantasie non fanno altro che esacerbare la situazione e dimostrano che le persone che hanno queste idee preferiscono non ascoltare gli avvertimenti molto chiari che il Presidente Putin ha ripetutamente dato", ha detto Lavrov.
Il capo della diplomazia americana Antony Blinken ha criticato il suo omologo russo Sergei Lavrov, accusandolo di diffondere uno "tsunami di disinformazione" e accusando Mosca di essere responsabile dell'escalation in Ucraina."Mi dispiace che il nostro collega, il signor Lavrov, abbia lasciato la stanza, non concedendomi la cortesia di ascoltarci come noi ascoltavamo lui - ha affermato Blinken intervenendo alla riunione ministeriale dell'Osce a Malta - E, naturalmente, il nostro collega russo è molto bravo ad annegare gli ascoltatori sotto uno tsunami di disinformazione".