03 Gennaio 2025
Il settore auto in Europa sta vivendo un momento di difficoltà. In Italia, lo abbiamo visto nella serata di ieri, i numeri sono chiari. Il 2024 ha chiuso sotto le attese iniziali, con una flessione dello 0,5% rispetto al 2023. Inoltre, le prospettive per il 2025 non sono particolarmente positive vista la situazione in cui si trova l'industria automotive. Contestualmente, nel nostro mercato le auto elettriche faticano a trovare spazio con un market share decisamente inferiore alla media europea.
Per Motus-E, sia in Europa e sia in Italia, serve un deciso cambio di passo per poter continuare a competere.
Immatricolazioni totali giù dello 0,5%, auto elettriche ferme al 4,2% di quota di mercato. Per continuare a competere nel mondo ai massimi livelli occorre un cambio di passo in Europa e in Italia.
Nel 2024 sono state immatricolate 64.983 auto elettriche, il 2% in meno rispetto al 2023, con una quota di mercato del 4,2%. Nel mese di dicembre le auto elettriche registrate in Italia sono state 5.853, il 14% in meno rispetto allo stesso mese del 2023.
L'analisi di Motus-E evidenzia per le BEV una crescita di 6 punti della quota di mercato dei privati nei 12 mesi, a fronte di un calo di 4 punti delle autoimmatricolazioni. Entrando più nello specifico, lo scorso anno, il 53,6% delle immatricolazioni elettriche hanno fatto capo ai privati, l’8,4% alle flotte aziendali, il 9,2% alle autoimmatricolazioni e concessionari e il 28,8% ai noleggi a breve e lungo termine.
Secondo il presidente di Motus-E Fabio Pressi, il generalizzato affanno del mercato auto italiano, lontanissimo ormai dai livelli pre-Covid, testimonia l’urgenza di un’azione corale per proteggere e rilanciare tutti insieme il settore automotive nazionale.
La costruzione anche in Italia, terzo mercato auto europeo, di un ambiente più consapevole e aperto all’elettrico contribuirebbe sensibilmente a contenere l’impatto sull’industria delle discusse multe europee sulle emissioni di CO2, accelerando la diffusione dei veicoli con zero emissioni allo scarico.
Per Pressi, il piano strategico che la Commissione Europea ha promesso, sarà fondamentale per il futuro di questo settore e la questione automotive deve rimanere tra le massime priorità delle politiche nazionali.
L’Italia può e deve continuare a recitare un ruolo da protagonista del panorama automotive, ma per competere ai massimi livelli in un mondo sempre più rivolto all’elettrificazione serve una politica industriale chiara e pragmatica, che aiuti la filiera a evolversi e a innovare. Per questo motivo nelle scorse settimane abbiamo scritto al Governo, per chiedere un maggiore coordinamento istituzionale sulla transizione tecnologica dei trasporti, indispensabile per cogliere le opportunità di una sfida decisiva per l’intero Sistema Paese.
Commenti
Spero per te che tu stia scherzando......altrimenti dovresti farti vedere da uno serio
Tutti quelli che parlano male dell'elettrico sono gli stessi che qualche secolo fa andavano ancora con il calesse e parlavano male delle auto. Sono gli stessi che mettono al rogo le streghe solo perché diverse dal loro piccolo ma veramente piccolo mondo
Un terzo di cosa, spiegati meglio, faccio parte del 96% dei tonti che ancora non è entrato in polleria
La soluzione è semplice. Togliete il ban alle termiche del 2035 e fate arrivare le elettriche cinesi senza dazi. Poi vediamo che cosa comprerà la gente.
Incredibile, quindi in Italia ci sarebbero il 96% di tonti e 4% di intelligenti..?.secondo è l'esatto contrario
Serve una nuova pollitica, ovvero nuovi polli disposti ad acquistare auto elettriche
A proposito di ignoranza e analfabetismo...
Si, vero, facevo riferimento all'Italia perche è uno dei paesi nei quali la forbice è più estesa.
"...ormai in Italia l'unico mercato fiorente è quello riferito al lusso..."
E' una cosa abbastanza diffusa anche fuori , eh.
La "classe media" sta sparendo ovunque.
Batte casa, anche se in questo caso non lo dice chiaramente.
Occorre tagliare immediatamente i miliardi di sovvenzioni alle auto elettriche.
Sono soldi buttati via e fanno anche aumentare le emissioni.
L’elettrico è fallito
io avrei mezza idea, a stellantis ditegli di farsi restituire i dividendi che ha regalato ai suoi azionisti impropriamente. Con quel gruzzoletto potranno rimettersi in carreggiata.
Ci vuole tempo deve prima venire giù un po' di roba.
Tante volte nella vita le cose sono zavorre. Perdendole non hai piú niente da perdere e puoi tornare a correre senza zavorre inutili.
L'EUropa è rimasta ferma su alcune cose e i vari stati sono li a farsi lo sgambetto per prendersi una briciola in piú.
Quando avranno poco da perdere, paradossalmente avranno il coraggio di fare quello che oggi gli costa qualche briciola.
Vediamo quello che si inventano per fare ripartire l'automotive europeo e soprattutto per promuovere la transizione energetica in tutto il continente.
In un paese con salari da fame e al palo da 30 anni, è normale una flessione del mercato auto, soprattutto se si confronta la curva crescente dei prezzi nello stesso periodo.
Anche il ricorso all'indebitamento è saturo, ormai in Italia l'unico mercato fiorente è quello riferito al lusso.
Ma perchè.