“Non penso di andare al Festival di Sanremo. Ho cose migliori da fare”. Jannik Sinner, numero uno del tennis mondiale, vincitore delle ATP Finals di Torino e della seconda Coppa Davis di fila conquistata dall’Italia, non si presenterà sul palco dell’Ariston nemmeno quest’anno. L’altoatesino l’ha dichiarato rivolgendosi a Piero Chiambretti in occasione dei Supertennis Awards a Milano, spiegando che nel caso ricevesse un invito lo declinerebbe come aveva fatto un anno fa.
Sulla stagione tennistica da poco conclusa, l’azzurro ha ammesso che sarà “molto difficile fare meglio del 2024, ma ci proveremo. Ci sono tanti giocatori che possono fare bene e speriamo almeno di continuare così. La pressione c’è – ha proseguito– ma a volte ci si dimentica che il tennis alla fine è solo un gioco. La mente si allena come le altre cose, sbagliando e avendo le persone giuste intorno”. Riflettendo sul suo anno formidabile dal punto di vista dei risultati, ha poi aggiunto: “Diventare numero 1 non è come vincere un torneo, ma è il risultato di oltre 50 settimane. È stato emozionante ricevere i complimenti di campioni come McEnroe e Federer“.
L’Australian Open di Sinner, il Roland Garros di Paolini, le vittorie in doppio di Vavassori e Bolelli, l’erba di Wimbledon ancora di Paolini, gli US Open di Sinner. E poi il bronzo olimpico di Musetti, il ritorno alla vittoria di Berrettini, l’oro della coppia Errani-Paolini, la prima posizione del ranking mondiale, il titolo a squadre dei capitani Tathiana Garbin e Filippo Volandri. Un’anno semplicemente straordinario per il tennis italiano: “Tra poco si ricomincia. Tutto il mondo vorrà batterci”, ha avvisato Binaghi in apertura di cerimonia prima di chiamare sul palco tutti i vincitori della stagione.