Siria, i ribelli controllano Damasco: la capitale è caduta. Assad è a Mosca con la famiglia, concesso l’asilo. Biden: “Deve essere punito”
Le truppe di Hts prendono la capitale senza sparare. Al-Jolani: "Vittoria islamica". Il presidente Usa: "La caduta di Assad un’opportunità storica per il popolo siriano". La Russia ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Iran: "A noi non ha chiesto aiuto"
Aggiornato: 22:08
I fatti più importanti
- I ribelli prendono Damasco, al-Jolani: "Vittoria islamica". Assad e famiglia a Mosca. Biden: "Deve essere punito" - IL PUNTO
- Biden: "Raid aerei in Siria per impedire a Isis di riaffermarsi"
- Biden: "Gli Stati Uniti proteggeranno i vicini della Siria"
- Biden: "La caduta di Assad un’opportunità storica per il popolo siriano"
- La Russia ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu
- Media russi: "Assad arrivato a Mosca con la famiglia"
- al-Jolani alla Grande moschea di Damasco
- al-Jaloni: "Il premier resta in carica"
- al-Jolani arriva a Damasco e bacia la terra
- Parla al-Jolani: "Il futuro è nostro"
- Focus | Storia di 54 anni di potere e repressione
- Un salone del palazzo di Assad dato alle fiamme
- Che fine ha fatto Bashar al Assad?
- Mistero sull'aereo di Bashar al Assad
- Tutti i centri di potere nelle mani dei ribelli
- "Assad sarebbe in base russa, andrà a Mosca"
- Chi è al-Jolani, il leader dei ribelli
- I ribelli: "Salvaguardare le proprietà pubbliche"
- Ribelli: "Iniziata una nuova era in Siria"
- Il premier: "Collaboro con la leadership scelta dal popolo"
- Radio e tv pubblica sotto il controllo dei ribelli
- Assad ha lasciato la Siria
- Liberato il carcere delle torture di Sednaya
- I ribelli entrano a Damasco alle 3.30
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In Evidenza20:48
I ribelli prendono Damasco, al-Jolani: “Vittoria islamica”. Assad e famiglia a Mosca. Biden: “Deve essere punito” – IL PUNTO
Sono entrati a Damasco nella notte tra sabato e domenica i ribelli guidati dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham. L’esercito regolare si è arreso senza sparare nemmeno un colpo mentre il presidente Bashar Assad era già fuggito. In un video trasmesso dalla tv pubblica siriana i ribelli hanno annunciato la caduta del regime e “la fine della tirannia dopo 50 anni”. Il premier Mohammed Ghazi Jalali ha teso loro la mano e resterà formalmente nel suo ruolo fino alla completa transizione dei poteri.
Abu Muhammad al-Jolani, leader degli insorti, è arrivato ore dopo a Damasco ed è stato ripreso mentre baciava la terra. Poi, parlando alla folla all’interno della moschea degli Omayyadi ha definito il rovesciamento del regime “una vittoria per la nazione islamica”. La gioia è esplosa per le strade, con i civili che sventolavano bandiere e sparavano in aria per festeggiare. Le carceri sono state aperte e migliaia di detenuti sono tornati in libertà.
L’aeroporto è stato evacuato e tutti i voli rimarranno a terra fino al 18 dicembre. I ribelli hanno fatto irruzione nel palazzo presidenziale e anche in alcune sedi diplomatiche, alla ricerca di uomini del regime. Alcuni hanno approfittato del caos per compiere saccheggi che hanno costretto le nuove autorità a imporre il coprifuoco nella capitale fino alle 5 di lunedì mattina.
La Russia ha fatto sapere che Assad si è dimesso dal suo ruolo di presidente ed è arrivato con la famiglia a Mosca, dove gli è stato concesso l’asilo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha cantato vittoria. “È una giornata storica”, ha detto parlando dal confine tra Israele e Siria, “il regime di Assad è caduto e questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inferto all’Iran e a Hezbollah”. Israele ha anche colto l’occasione per occupare una zona cuscinetto nelle alture del Golan che era stata istituita da un accordo di cessate il fuoco con la Siria del 1974. L’area era stata conquistata dall’esercito dello Stato ebraico nella guerra del 1967 che poi l’aveva annessa. La comunità internazionale, a eccezione degli Stati Uniti, considera le alture territorio siriano occupato. L’Idf ha sfruttato anche la caduta di Assad per bombardare alcune basi militari dell’ormai ex regime con l’obiettivo di “scongiurare qualsiasi minaccia contro Israele”.
Domenica sera dalla Casa Bianca anche le dichiarazioni di Joe Biden: “Finalmente il regime di Assad è caduto. Questa è un’opportunità storica per il popolo siriano”. Secondo il presidente Usa l’ex dittatore: “Assad deve essere portato davanti alla giustizia e punito”.
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20:48
I ribelli prendono Damasco, al-Jolani: “Vittoria islamica”. Assad e famiglia a Mosca. Biden: “Deve essere punito” – IL PUNTO
Sono entrati a Damasco nella notte tra sabato e domenica i ribelli guidati dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham. L’esercito regolare si è arreso senza sparare nemmeno un colpo mentre il presidente Bashar Assad era già fuggito. In un video trasmesso dalla tv pubblica siriana i ribelli hanno annunciato la caduta del regime e “la fine della tirannia dopo 50 anni”. Il premier Mohammed Ghazi Jalali ha teso loro la mano e resterà formalmente nel suo ruolo fino alla completa transizione dei poteri.
Abu Muhammad al-Jolani, leader degli insorti, è arrivato ore dopo a Damasco ed è stato ripreso mentre baciava la terra. Poi, parlando alla folla all’interno della moschea degli Omayyadi ha definito il rovesciamento del regime “una vittoria per la nazione islamica”. La gioia è esplosa per le strade, con i civili che sventolavano bandiere e sparavano in aria per festeggiare. Le carceri sono state aperte e migliaia di detenuti sono tornati in libertà.
L’aeroporto è stato evacuato e tutti i voli rimarranno a terra fino al 18 dicembre. I ribelli hanno fatto irruzione nel palazzo presidenziale e anche in alcune sedi diplomatiche, alla ricerca di uomini del regime. Alcuni hanno approfittato del caos per compiere saccheggi che hanno costretto le nuove autorità a imporre il coprifuoco nella capitale fino alle 5 di lunedì mattina.
La Russia ha fatto sapere che Assad si è dimesso dal suo ruolo di presidente ed è arrivato con la famiglia a Mosca, dove gli è stato concesso l’asilo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha cantato vittoria. “È una giornata storica”, ha detto parlando dal confine tra Israele e Siria, “il regime di Assad è caduto e questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inferto all’Iran e a Hezbollah”. Israele ha anche colto l’occasione per occupare una zona cuscinetto nelle alture del Golan che era stata istituita da un accordo di cessate il fuoco con la Siria del 1974. L’area era stata conquistata dall’esercito dello Stato ebraico nella guerra del 1967 che poi l’aveva annessa. La comunità internazionale, a eccezione degli Stati Uniti, considera le alture territorio siriano occupato. L’Idf ha sfruttato anche la caduta di Assad per bombardare alcune basi militari dell’ormai ex regime con l’obiettivo di “scongiurare qualsiasi minaccia contro Israele”.
Domenica sera dalla Casa Bianca anche le dichiarazioni di Joe Biden: “Finalmente il regime di Assad è caduto. Questa è un’opportunità storica per il popolo siriano”. Secondo il presidente Usa l’ex dittatore: “Assad deve essere portato davanti alla giustizia e punito”.
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20:48
Iran: “Assad non ha mai chiesto aiuto”
Il caduto presidente siriano Bashar al-Assad “non ha mai chiesto” aiuto all’Iran, suo principale sostenitore insieme alla Russia, per respingere l’offensiva dei ribelli. Lo ha riferito il capo della diplomazia iraniana, Abbas Araghchi. Il governo siriano “non ci ha mai chiesto aiuto” a livello militare, ha dichiarato Araghchi alla televisione di Stato, precisando di essere “sorpreso” dalla “velocità” dell’offensiva ribelle e “dall’incapacità” dell’esercito siriano di respingerlo.
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20:47
Biden: “Raid aerei in Siria per impedire a Isis di riaffermarsi”
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato che le forze militari degli Stati Uniti hanno condotto attacchi aerei in Siria per impedire allo Stato islamico di riaffermarsi dopo la caduta del governo del presidente Bashar al-Assad. “Siamo lucidi sul fatto che l’Isis cercherà di sfruttare qualsiasi vuoto politico per ristabilire la sua capacità, per creare un rifugio sicuro – ha detto il presidente uscente nel suo discorso televisivo dalla Roosevelt Room – Non permetteremo che ciò accada“. “Proprio oggi – ha aggiunto, le forze statunitensi hanno condotto una decina di attacchi mirati, attacchi aerei, all’interno della Siria, prendendo di mira le basi e gli agenti dell’Isis”.
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20:12
Biden: “Caduta di Assad un atto di giustizia”
Il presidente statunitense Joe Biden ha dichiarato che l’improvviso crollo del governo siriano sotto Bashar Assad è un “atto fondamentale di giustizia” dopo decenni di repressione, ma è anche “un momento di rischio e incertezza” per il Medio Oriente. Biden ha attribuito all’azione degli Stati Uniti e dei suoi alleati il merito di aver indebolito i sostenitori della Siria: Russia, Iran e Hezbollah. Ha detto “per la prima volta” che non potevano più difendere la presa di Assad sul potere. “Il nostro approccio ha spostato l’equilibrio di potere in Medio Oriente”, ha detto Biden.
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20:06
Biden: “Gli Usa lavorano con i partner e i responsabili per aiutarli a cogliere l’opportunità e gestire i rischi”
Gli Stati Uniti aiuteranno la nuova leadership siriana a ricostruire il Paese, dopo la caduta del regime di Assad che ha ‘brutalizzato, torturato e ucciso’ negli anni centinaia di civili. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in un punto stampa dalla Casa Bianca. “Dopo 13 anni di guerra civile in Siria, oltre mezzo secolo di brutale controllo autoritario, il regime di Bashar al-Assad è caduto”, ha detto Biden. “Le forze ribelli hanno costretto Assad a dimettersi e abbandonare il Paese. Non sappiamo dove sia, ma ci sono voci per cui sarebbe a Mosca – ha aggiunto – Il regime di Assad è finalmente caduto. Questo regime ha brutalizzato, torturato e ucciso centinaia di migliaia di civili siriani, che hanno finalmente ricevuto un fondamentale atto di giustizia”.
“Questo momento è un’opportunità storica per il popolo siriano che ha sofferto a lungo, di costruire un futuro migliore per la loro orgogliosa nazione, ma è anche un momento di rischio e incertezza – ha avvertito Biden – E ora ci chiediamo tutti cosa succederà. Gli Stati Uniti lavorano con i partner e i responsabili in Siria per aiutarli a cogliere l’opportunità e gestire i rischi”. -
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19:55
Biden: “Assad deve essere portato davanti alla giustizia e punito”
“Assad deve essere portato davanti alla giustizia e punito”. Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca.
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19:55
Biden: “Gli Stati Uniti proteggeranno i vicini della Siria”
“Gli Stati Uniti proteggeranno i vicini della Siria in questo periodo di transizione: Iraq, Giordania e Israele”. Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca. “Lavoreremo con tutti i gruppi i siriani al fine di costruire una nazione indipendente”, ha aggiunto il presidente.
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19:50
Biden: “La caduta di Assad un’opportunità storica per il popolo siriano”
“Finalmente il regime di Assad è caduto. Questa è un’opportunità storica per il popolo siriano”. Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca.
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19:25
La Russia ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu
La Russia ha annunciato di aver chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu domani per discutere della situazione in Siria. “In relazione agli ultimi eventi in Siria, la cui profondità e le cui conseguenze per il Paese e per l’intera regione non sono ancora state valutate, la Russia ha richiesto consultazioni urgenti a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, ha dichiarato su Telegram il vice rappresentante della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitri Polianski, precisando che la riunione si terrà domani.