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Il caso

Baracche tra i rifiuti: terreno sequestrato

Sigilli della Polizia Locale per l’area di un ettaro tra i palazzi dov’era morto un senzatetto a fine settembre

La Polizia Locale ha sequestrato un’area di un ettaro circa, incastonata tra i palazzi di via dei Volsci, via dei Fenici e via dei Romani, disseminato di rifiuti e materiali di scarto che una piccola comunità di senzatetto ha utilizzato per realizzare un complesso di baracche, tra le quali oltretutto aveva trovato la morte un romeno a fine settembre.

L’operazione che ha portato all’applicazione dei sigilli ieri mattina, è in realtà l’atto culminante di una serie di accertamenti effettuati dagli agenti del Nucleo di Polizia Ambientale unitamente al Nucleo Sicurezza Urbana della Polizia Locale, con il coordinamento del commissario Emilio Boscaro, nell’ambito del contrasto delle situazioni di degrado che possono rappresentare una forma di inquinamento per l’ambiente, oltre che un pericolo per la collettività.


L’attività che ha portato al sequestro preventivo dell’area, rientra nell'ambito della prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, perché il sito rappresenta un potenziale pericolo igienico sanitario, alimentato dalla presenza dei senzatetto in cerca di un ricovero, che hanno realizzato giacigli di fortuna tra i cumuli di rifiuti. Il sequestro è stato effettuato a carico di ignoti e le opere poste a disposizione dell’autorità giudiziaria.

In questo contesto la Polizia Locale procederà con i successivi accertamenti documentali, con lo scopo di consentire alle autorità amministrative di individuare i soggetti che dovranno farsi carico della bonifica, attraverso l’emissione di atti idonei a imporre il ripristino dei luoghi e la valutazione dell'impatto ambientale, considerando la presenza di materiale classificato anche come rifiuto pericoloso.

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