Cronaca
08.12.2024 - 08:30
Aveva 43 anni Gianluca Monaco, l’uomo ucciso a coltellate dall’ex compagna Simonetta Cella (36 anni) al culmine dell’ennesima lite. Entrambi di Nettuno, padre e madre di una bambina di 7 anni, in passato (quando stavano ancora insieme) avevano gestito un bar sul litorale. Prima la lite, legata a questioni economiche e alla gestione dei rapporti con la bambina. Poi il dramma, con l’uomo colpito mortalmente con un coltello da cucina e lasciato esanime all’interno del cortile di un condominio in via Bachelet, a pochi passi dal centro, quando erano da poco trascorse le 22 di venerdì sera.
Sul posto i carabinieri della compagnia di Anzio sono intervenuti in seguito ad una segnalazione, per la presenza di un uomo riverso a terra in una pozza di sangue. Poco dopo presso la caserma della stazione dei carabinieri di Nettuno, si è presentata Simonetta Cella, ex compagna della vittima, che ha confessato di aver accoltellato Gianluca Monaco. La donna ha poi permesso ai militari di ritrovare il coltello da cucina con una lama di 20 centimetri utilizzato per l’omicidio, intriso di sangue, che aveva gettato poco distante da via Bachelet.
Trattenuta in caserma, la donna, al termine di un interrogatorio con il pubblico ministero di turno della procura della Repubblica di Velletri, considerati i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, è stata arrestata e portata nel carcere romano di Rebibbia.
I due, stando a quanto affermato dalla donna, si erano dati appuntamento per parlare delle solite questioni: soldi, e figlia. Ma qualcosa è andato storto, la lite è stata più violenta del solito, e stavolta è sfociata in tragedia.
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