Economia

LE BOLLETTE

Nuovo rincaro per il gas, ma sul mercato libero risparmi fino a 117 euro

Nuovo rincaro per il gas, ma sul mercato libero risparmi fino a 117 euro
L’Autorità aumenta del 2,5% le tariffe per i vulnerabili. Tra sconti e omaggi di benvenuto la concorrenza arriva in aiuto degli utenti
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Roma — Per il mercato libero di luce e gas il 2025 inizia con una rivincita. Per la prima volta dopo oltre un anno, infatti, in questo regime è finalmente possibile trovare qualche offerta più conveniente della tutela.

È il risultato di più fattori: da una parte l’aumento delle tariffe di tutela rese note da Arera (+18% per la luce nel primo trimestre dell’anno; +2,5% per il gas a dicembre annunciato ieri, dopo il +4,6% di novembre), dall’altra gli sconti e le promozioni che gli operatori più lungimiranti propongono per attrarre nuova clientela. A lungo, forze politiche e associazioni dei consumatori hanno chiesto tutele dalla liberalizzazione delle bollette. Ora la concorrenza sembra funzionare come salvaguardia delle famiglie. Un’opportunità con la quale si riescono a tamponare, almeno per qualche tempo, gli aumenti dettati dalle dinamiche internazionali. A patto di cercare con attenzione le varie offerte. Da una simulazione condotta sul Portale di Arera, il comparatore di tariffe luce e gas dell’autorità pubblica del settore, emerge un risparmio tra 50 e oltre 100 euro tra la migliore offerta di mercato libero e l’attuale tariffa di tutela. Nel dettaglio, considerando solo l’offerta più conveniente disponibile, per l’energia elettrica si possono risparmiare 54 euro l’anno con un prezzo variabile per un profilo di consumo di una famiglia di 4 persone e 52 per un single, mentre sul prezzo fisso non si va oltre i 45 e i 29 euro rispettivamente.

Il mercato libero offre possibilità più interessanti per il gas, dove la spesa è maggiore (il costo unitario del metro cubo è circa tre volte maggiore rispetto al kilowattora) e un single con offerta a prezzo variabile può pagare anche 117 euro in meno all’anno rispetto alla tutela e una famiglia 90 euro in meno con il prezzo fisso. Più contenuto il risparmio per una famiglia con il variabile (45 euro) mentre per un consumatore solo a casa con il fisso non ci sono differenze.

La convenienza deriva in parte dalla tariffa della componente energia, ma spesso da altri fattori. Ad esempio un gestore applica uno sconto di 45 euro in bolletta per i primi tre mesi, un altro azzera la componente di commercializzazione per un totale di 144 euro in un anno e diversi abbattono il costo fisso (cioè quella cifra che si paga ogni mese indipendentemente dai consumi). Le migliori offerte del gas a prezzo bloccato prevedono 44-45 centesimi al metro cubo, mentre a oggi il Psv (l’indice sul quale si basano le tariffe variabili) viaggia intorno ai 54 centesimi.

Cosa significa tutto questo? Soprattutto due cose. La prima: i consumatori vulnerabili (over 75, cittadini a basso reddito) hanno una possibilità in più. Potendo passare dalla tutela al libero e viceversa in ogni momento, ora hanno un’alternativa per sfuggire agli aumenti stabiliti dall’Arera.

La seconda implicazione è che tutti gli “esodati” della tutela, che nel 2024 hanno dovuto abbandonare questo regime a causa della liberalizzazione dell’energia, possono finalmente godere dei vantaggi del mercato libero, dopo un anno passato a masticare amaro, nella totale assenza di offerte davvero convenienti. Tutto questo, a patto di monitorare le offerte e confrontarle con la propria: benché la situazione sia migliorata, infatti, gli operatori che propongono prezzi migliorativi sono ancora una ristretta minoranza. Non solo: chi è già passato al mercato libero, magari prima del 2024, con un’offerta che allora era conveniente, farebbe bene a verificare le condizioni attuali. Gli sconti di benvenuto durano spesso un anno soltanto, e lo stesso vale per le promozioni che azzerano il contributo fisso in bolletta. Scaduti questi termini, è probabile che l’offerta sia ben poco vantaggiosa e che sia tornato il momento di guardarsi intorno.

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