La Russia ha reclutato, fino al novembre scorso, da 140mila a 180mila detenuti per combattere nella guerra contro l'Ucraina: lo ha reso noto il Servizio segreto estero ucraino (Szru). Gli Usa fanno sapere che il prossimo 9 gennaio a Ramstein, in Germania, si terrà un summit sulla guerra in Ucraina. Nella notte una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite a in seguito a un attacco russo nella regione di Kiev.
Spagna: “Impegno totale nel continuare a sostenere Kiev”
Un "impegno totale e assoluto" del governo spagnolo è stato trasmesso oggi dalla ministra di Difesa, Margarita Robles, ai militari ucraini che si formano in Spagna, con la garanzia che l'esecutivo "continuerà ad aiutare" l'Ucraina per tutto il tempo necessario. È quanto ha manifestato la Robles durante la visita odierna all'Accademia di fanteria del Training Coordination Center della missione di assistenza militare dell'Unione Europea (Eumam-Ua) a Toledo, in Castilla-La Mancia. Spagna "continuerà ad aiutare nella formazione dei militari ucraini", ha assicurato la titolare della Difesa in dichiarazioni ai cronisti, e manterrà gli impegni con la Nato e la Ue, ha poi segnalato. In un messaggio rivolto ai 195 militari ucraini che si stanno formando nel centro do Toledo, Robles ha condannato la guerra "molto crudele" in corso per l'invasione russa dal febbraio 2022 e ha chiesto "una pace giusta e duratura". "Vincerete questa guerra perché è la cosa giusta e la Spagna sarà sempre con voi e l'Ucraina", ha detto la ministra rivolta agli ucraini che da metà dicembre a fine gennaio resteranno al Training Coordination Center per l'addestramento militare, che include pratiche in trincee o con droni e guerra tecnologica, prima di andare al fronte.
Zelensky: “Nel 2024 riportate casa 1.358 ucraini detenuti nelle prigioni di Mosca
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto che nel 2024, 1.358 persone, tra militari e civili, sono riuscite a tornare a casa dopo diversi mesi o addirittura anni di prigionia russa. ''Queste persone hanno destini diversi, ma la stessa gioia: tornare a casa'', ha detto Zelensky, che ha contato undici scambi con le autorità russe concordati nell'anno passato. Il leader ucraino si è detto fiducioso che per il 2025 continueranno ad arrivare questo tipo di ''buone notizie'' e che ''tutte le persone'' che sperano di tornare a casa saranno riportate indietro. Negli ultimi mesi gli scambi, che fin dall'inizio sono stati mediati dagli Emirati Arabi Uniti, hanno subito un'accelerata, e ora coinvolgono in media circa un centinaio di persone al mese. A Capodanno, 189 ucraini sono stati scambiati con 150 cittadini russi.
Il leader del Kazakistan: “Trump mi ha chiesto come porre fine alla guerra in Ucraina”
Il presidente eletto americano, Donald Trump, durante una telefonata ha chiesto al presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev la sua prospettiva su come mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha riferito lo stesso Tokayev in un'intervista al quotidiano nazionale Ana Tili. "La situazione è senza precedenti: la Russia rimane imbattuta sul campo di battaglia, mentre l'Ucraina si sforza di resistere con il supporto dei suoi alleati occidentali, sperando quanto meno di evitare la sconfitta", ha affermato il leader di Astana, sottolineando "la complessità della questione". La soluzione, ha aggiunto, "dipende dalla volontà e dall'intento dei leader delle nazioni in conflitto, nonché da Trump come leader di una potenza mondiale. Il Kazakistan ha costantemente chiesto negoziati per riportare la pace sin dall'inizio del conflitto", ha concluso Tokayev.
Kiev: la Russia ha mandato al fronte circa 180mila detenuti
La Russia ha reclutato, fino al novembre scorso, da 140.000 a 180.000 detenuti per combattere nella guerra contro l'Ucraina: lo ha reso noto il Servizio segreto estero ucraino (Szru), come riporta il Kyiv Independent. Secondo l'agenzia, nel 2024 c'erano circa 300.000-350.000 prigionieri nelle carceri russe, ovvero la metà rispetto al 2014, anno in cui Mosca ha annesso la Crimea: "Il motivo è la guerra tra Russia e Ucraina", si legge in un comunicato.
Il primo gennaio è entrato in vigore un decreto del governo russo che abolisce il pagamento una tantum di 3.524 dollari ai detenuti che firmano un contratto con il ministero della Difesa per combattere in Ucraina, ricorda il Kyiv Independent. "L'abolizione legislativa del pagamento una tantum è la prova dell'aggravarsi della crisi dell'economia russa e della scarsità di risorse finanziarie", secondo l'Szru, che sottolinea inoltre come gli stipendi dei detenuti arruolati siano da due a quattro volte inferiori a quelli degli altri soldati russi.
Usa: il 9 gennaio a Ramstein riunione sulla guerra in Ucraina
La prossima riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina nel cosiddetto "formato Ramstein" si terrà il prossimo 9 gennaio presso l'omonima base aerea Usa in Germania, con la partecipazione del capo del Pentagono, Lloyd Austin. Lo affermano in media ucraini che citano la Us Air Force e Radio Free Europe. Non si forniscono altri dettagli sull'incontro, che avrebbe dovuto tenersi in ottobre con la partecipazione del presidente Joe Biden, che però cancellò il viaggio per far fronte all'emergenza dell'uragano Milton Lo Ukraine Defense Contact Group (Udcg) capeggiato dagli Stati Uniti e comprende oltre 50 Paesi, inclusi tutti i 32 membri della Nato, e si riunisce nella base di Ramstein. L'ultima riunione, la 24ma dall'aprile del 2022 quando il gruppo fu costituito, risale allo scorso 6 settembre.
Sondaggio Istituto sociologia di Kiev: gli ucraini vogliono la pace, ma non a tutti i costi
Gli ucraini sono pronti a discutere "in modo flessibile" di pace, ma in maggioranza sono contrari ad una pace "ad ogni costo": a dicembre coloro che avrebbero accettato un "rinvio della liberazione dei territori temporaneamente occupati" dai russi ma sono risolutamente contrari all'imposizione russa del divieto di aderire alla Nato, che considerano "inaccettabile", seppure venisse concesso di aderire all'Unione europea, sono il 47% - contro il 41% dei favorevoli -, in leggero calo rispetto a giugno quando i contrari erano il 54%. Questo è uno dei risultati di un sondaggio compiuto dall'Istituto internazionale di Sociologia di Kiev (Kiis) citato da Rbc-Ucraina. I sondaggisti, scrive Rbc, hanno posto agli intervistati tre opzioni "a pacchetto", il primo dei quali già citato. Negli altri due è stato chiesto se si fosse d'accordo con l'opzione dell'adesione a Nato e Ue, pur rinunciando per ora alla restituzione di territori invasi e della Crimea da parte di Mosca, ed il 64% degli intervistati si è detto favorevole, a fronte di un 21% "categoricamente contrario", mentre lo scorso giugno i favorevoli erano il 47% e i contrari il 38%. La terza opzione teorica di pace offerta agli intervistati prevedeva l'adesione a Nato e Ue e la restituzione delle regioni occupate di Zaporizhzhia e Kherson, ma il "rinvio della liberazione" del Donbass e della Crimea, ed ha riscosso l'adesione del 60% con un 26% di contrari - a giugno i favorevoli erano il 54% e i contrari il 33%. "L'atteggiamento nei confronti delle opzioni offerte mostra che se queste comprendessero richieste attualmente avanzate dalla Russia, che compaiono regolarmente sui media, la maggioranza assoluta le rifiuterebbe categoricamente", si legge nelle conclusioni del sondaggio Kiis, citate da Rbc-Ucraina.
In un secondo sondaggio di Kiis, sempre citato da Rbc, si dà conto che il 51% degli ucraini intervistati in via di principio a dicembre era contrario a concessioni territoriali alla Russia:
in leggero calo rispetto al dato del 58% di ottobre (prima dell'elezione di Trump, ndr) e a fronte di un 32% di intervistati che invece si sono dichiarati favorevoli ad "alcune concessioni" in ottobre, passato al 38% in dicembre.
Kiev: abbattuti 60 dei 93 droni lanciati dalla Russia nella notte
Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 60 dei 93 droni lanciati dalla Russia in un attacco notturno, ha dichiarato l'aeronautica militare venerdì. Ha anche affermato che 26 droni sono stati "persi", in riferimento all'uso da parte dell'Ucraina della guerra elettronica per disorientare i droni russi. Un drone russo era ancora in aria, ha aggiunto l'aeronautica militare.
Attacco russo con droni nella regione di Kiev, un morto
Una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un attacco russo nella regione di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare regionale. "In uno dei distretti della regione, un camionista è morto per le ferite causate dai frammenti di un bersaglio abbattuto – scrivono – In un altro distretto, i detriti di un drone abbattuto hanno colpito una casa privata, provocando un incendio sul tetto. Tre residenti sono rimasti feriti". In un altro caso, i frammenti di un drone hanno ferito una donna per strada.