PARIGI — Ursula von der Leyen annulla tutti i suoi viaggi istituzionali. La presidente della Commissione europea, ha fatto sapere il portavoce, soffre di una grave polmonite che la terrà lontana da Bruxelles fino a metà gennaio. Von der Leyen, 66 anni, alla guida dell’Ue dal 2019, ha appena cominciato il suo secondo mandato. La presidente era attesa a Danzica la settimana prossima con la nuova squadra di commissari per il lancio del semestre di presidenza polacca dell’Ue. Il premier Donald Tusk ha già fatto capire di avere grandi ambizioni e si è dato una triplice missione: far dimenticare il burrascoso semestre di Viktor Orbán, riaffermare il più convinto sostegno a Kiev in vista dell’arrivo oltreoceano dell’altro Donald, e posizionarsi come baluardo contro i sovranismi europei fomentati dalla Russia. Tusk e Von der Leyen avevano cominciato a coordinarsi.
«Sono grata di avere al nostro fianco la determinazione e lo spirito europeo della Polonia» ha scritto la presidente della Commissione, il 1 gennaio, quando è iniziato il semestre di presidenza polacca. Ora, con la cancellazione della visita a Danzica, l’agenda sarà rivista. «Il lancio della presidenza polacca si terrà in una fase successiva» ha sottolineato il portavoce dell’esecutivo comunitario Stefan de Keersmaeker.
Von der Leyen, che ha annullato anche un viaggio a Lisbona previsto lunedì, resta in questi giorni nella sua casa di campagna ad Hannover, dove ha trascorso le feste di fine anno in famiglia. E da dove, sostiene il suo portavoce, «continua a esercitare le sue funzioni, in stretto contatto quotidiano con la sua squadra» a Bruxelles. Per la presidente della Commissione è un inizio anno carico di sfide. Tra poco più di due settimane ci sarà infatti l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, con possibili tensioni nei rapporti transatlantici, a cominciare dalla battaglia sui dazi, mentre l’Ucraina è in cerca di garanzie dall’Ue per poter negoziare una «pace giusta» da una posizione di forza rispetto alla Russia. Von der Leyen ha un altro appuntamento cruciale nei primi cento giorni del suo bis: la presentazione della bussola per la competitività che porta il marchio di Mario Draghi. La leader tedesca aveva promesso di lanciare il primo grande documento della nuova Commissione a metà gennaio. L’improvvisa pausa per malattia potrebbe ritardare anche questa scadenza.
«Se tutto va bene, la Presidente si riprenderà completamente entro la metà del mese» ha spiegato il suo portavoce, senza dare ulteriori precisazioni. Dopo aver ottenuto la conferma per un secondo mandato, von der Leyen ha rafforzato la sua posizione alla guida della Commissione, approfittando anche della debolezza relativa di Parigi e Berlino in questa fase. Emmanuel Macron non ha apprezzato l’accelerazione di Bruxelles sulla firma dell’accordo Mercosur, inviso alla Francia, mentre il cancelliere Scholz è tornato alla carica per chiedere il ritiro dei dazi sulle auto cinesi per evitare una guerra commerciale. Il motore franco-tedesco si è ingolfato, con il rischio di vedere aggravarsi l’instabilità politica nei due Paesi, tra il nuovo governo Bayrou che deve tentare di approvare una Finanziaria, temendo la sfiducia di Marine Le Pen, e il vento che soffia sempre più forte nelle vele dell’AfD in vista delle elezioni tedesche a febbraio.