Gli effetti del freddo

Perché quando fa freddo facciamo più spesso pipì

E' una conseguenza della 'diuresi fredda', un meccanismo che mette in atto il corpo per trattenere calore e difendersi dal rischio di ipotermia

Donna sulla neve (foto Pexels)

Tutti lo abbiamo sperimentato. Più cala la temperatura esterna, più lo stimolo a fare pipì aumenta. Ovviamente c'è una spiegazione scientifica. Secondo i ricercatori Christian Moro e Charlotte Phelps della Bond University (Australia), sono due i motivi principali per cui ciò accade. Il primo è legato al fatto che in inverno siamo idratati, meno attivi e sudiamo meno, per cui la riserva di liquidi nel corpo è maggiore, e tendiamo ad espellerli tramite l'urina. In estate, invece, tendiamo a stare all'aperto e a essere più attivi, sudiamo di più (per perdere calore) ed è facile disidratarsi se non beviamo abbastanza acqua. Ciò influisce sulla quantità di liquidi liberi che il nostro corpo è disposto a espellere e, per questo motivo, spesso il volume di urina si riduce. La seconda spiegazione è legata al modo in cui il nostro corpo cerca di proteggere gli organi interni dall’abbassamento della temperatura: un processo chiamato "diuresi fredda". Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è la "diuresi fredda"

E' il processo attraverso cui il corpo mantiene costante la temperatura interna per evitare l'ipotermia (una condizione di emergenza in cui il corpo perde calore più velocemente di quanto rapidamente lo produca). Lo fa attraverso la vasocostrizione periferica, ossia restringendo i vasi sanguigni di mani e piedi, che così attirano il calore verso l'interno, verso gli organi interni vitali. Ciò implica che lo stesso volume di sangue viene pompato in una quantità di spazio minore, quindi la pressione sanguigna aumenta. In risposta a questo, i reni entrano in azione filtrando via l’acqua in eccesso nel sangue per ridurne il volume e normalizzare la pressione sanguigna, depositandola nella vescica. Pertanto, più tempo si rimane esposti alla bassa temperatura, più frequentemente i reni porteranno la vescica a riempirsi, spingendoci a fare spesso pipì. Secondo l'Arkansas Urology (USA), ancora non è stata individuata una temperatura esterna specifica o la durata dell'esposizione che può causare la "diuresi fredda", e non è chiaro come fattori come l'età possano svolgere un ruolo.

Articolo: L'intestino subisce gli effetti del freddo: cosa mangiare (e cosa no) in inverno 

A cambiare è anche la qualità dell’urina

Le temperature più fredde non aumentano solo il volume dell'urina, ma anche la sua composizione. Durante l'inverno il corpo espelle una maggiore quantità di calcio tramite l'urina, probabilmente a causa dello stile di vita che si conduce durante le stagioni fredde: tendiamo a essere meno attivi, ad aumentare di peso e a mangiare più cibi salati, conservati e lavorati. Ciò significa che le persone predisposte potrebbero correre un rischio maggiore di sviluppare calcoli renali. "Quindi - avvertono i ricercatori - con l'arrivo del freddo, assicuratevi di mantenere uno stile di vita sano, di stare al caldo e di non dimenticare di bere molti liquidi durante il giorno per restare idratarti, anche quando fa freddo. Non lesinate sull'acqua solo per evitare di correre in bagno". 

Come evitare il rischio di ipotermia

Ad influenzare la quantità di urina che si espelle può essere anche la dieta, l’età e la pressione sanguigna, ma può anche essere un segno di ipotermia. "Nella maggior parte dei casi - spiegano i ricercatori -, se si indossano indumenti adatti alle basse temperature, trascorrere del tempo all'aperto in inverno non vi metterà a rischio di ipotermia. In questi casi, possiamo probabilmente attribuire un improvviso bisogno di fare pipì a un meccanismo di difesa del corpo. Tuttavia, è un dato di fatto che la diuresi fredda è un segnale di avvertimento che la temperatura corporea sta raggiungendo livelli pericolosamente bassi". "Per questo - avvertono gli esperti - se l'aumento della minzione è accompagnato anche da altri sintomi  come brividi intensi, difficoltà respiratorie o confusione, trova un posto caldo riscaldando lentamente il tuo corpo e consulta immediatamente un medico”.

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