I danni del fumo

Ogni sigaretta fumata riduce di 20 minuti l'aspettativa di vita

A dimostrarlo una ricerca inglese, secondo cui fumare 'brucia' anni di vita che altrimenti si potrebbero vivere in salute e senza malattie

Fumare (foto Piaxabay)

Sebbene il numero dei fumatori sia in calo dagli anni '60, il fumo resta la più grande minaccia per la salute e il primo fattore di rischio delle malattie croniche non trasmissibili. Secondo l’OMS un consumo continuativo di tabacco sotto forma di sigarette, sigari e pipa può essere causa di almeno 27 malattie, tra cui cardiopatie e alcuni tipi di cancro, in primis quello ai polmoni. E provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Nel 20° secolo il fumo ha causato circa 100 milioni di morti in tutto il mondo, e si prevede che ne causerà 1 miliardo in questo secolo.

Il 70 per cento dei fumatori inizia a fumare prima dei 18 anni e il 94 per cento prima dei 25 anni. Ma, secondo i Centers for Disease Control and Prevention degli Usa, se si smette di farlk prima dei 40 anni il rischio di morire per malattie legate al fumo si riduce di circa il 90 per cento. A tal proposito uno nuovo studio, condotto dall'University College di Londra (UCL), ha dimostrato che ogni sigaretta fumata riduce di 22 minuti l'aspettativa di vita per gli uomini e di 17 minuti l'aspettativa di vita per le donne. Ciò significa che se si fuma un pacchetto di 20 sigarette al giorno, si perdono quasi sette ore di vita. Ma se si smette di fumare, la vita torna ad allungarsi. E prima lo si fa, e più tempo si guadagna. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Addiction.

Lo studio

I ricercatori inglesi hanno esaminato i dati, tratti dal British Doctors Study e dal Million Women Study (due grandi indagini condotte nel Regno Unito), relativi ai tassi di mortalità, stile di vita, abitudini alimentari e parametri di salute di oltre 1,3 milioni di persone. Incrociando tutti i dati, hanno scoperto che gli uomini che hanno fumato per tutta la vita hanno perso circa 10 anni di vita (11 per le donne) rispetto a coloro che non hanno mai fumato. Un dato doppio rispetto a quello stimato da un altro studio pubblicato nel 2000 sul BMJ, secondo cui ogni sigaretta fumata equivaleva a 11 minuti di vita persi.

"Rispetto a quando sono stati condotti gli ultimi studi - ha spiegato la dottoressa Sarah E. Jackson, prima autrice dello studio - le persone fumano meno, ma ad impattare sulla salute concorrono anche altri fattori, come il modo in cui si fuma (quanto sono "grandi" le boccate) e la predisposizione ai numerosi composti tossici presenti nelle sigarette”. “Più nello specifico - ha continuato Jackson - il consumo medio giornaliero di sigarette è passato da 15,8 a 11,5 al giorno negli uomini e da 13,6 a 9,5 al giorno nelle donne. Ma nonostante ciò, il fumo resta tra le le principali cause prevenibili di malattia, disabilità e morte prematura a livello globale".

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Prima smetti di fumare, più a lungo vivi

I risultati dello studio suggeriscono che il danno causato dal fumo è cumulativo, e quanto prima una persona smette di fumare tanto più a lungo vive. "Una persona che fuma 10 sigarette al giorno e smette di fumare il 1° gennaio 2025 - ha spiegato Jackson - potrebbe evitare la perdita di un giorno intero di vita entro l'8 gennaio, una settimana di vita entro il 20 febbraio e un mese entro il 5 agosto. Entro la fine dell'anno, avrebbe potuto evitare di perdere 50 giorni di vita". Tuttavia, l'aspettativa di vita che si guadagna può dipendere da diversi fattori, come l'età e da quanto tempo si fuma.

Lo studio ha infatti dimostrato che le persone che smettono di fumare in età molto giovane, tra i 20 e i 30 anni, tendono ad avere un'aspettativa di vita simile a quella delle persone che non hanno mai fumato. Mentre se si smette in età più avanzata, l'aspettativa di vita che si recupera è inferiore. "Ma - ha affermato Jackson - non importa quanti anni hai quando smetti di fumare, avrai comunque un'aspettativa di vita più lunga rispetto a se continui a fumare. Non importa quanti anni hai o da quanto tempo fumi, smettere di fumare è, senza dubbio, la cosa migliore che puoi fare per la tua salute. E prima smetti, più a lungo vivrai". "Alcune persone - ha continuato Jackson - potrebbero non preoccuparsi di perdere qualche anno di vita, dato che la vecchiaia è spesso causa di malattie croniche o disabilità. Ma il fumo non abbrevia il periodo della vita vissuto in condizioni di salute più precarie. Piuttosto, intacca gli anni della mezza età in cui si vive in una buona salute, anticipando l'insorgenza di malattie. Ciò significa che un fumatore di 60 anni avrà in genere il profilo di salute di un non fumatore di 70 anni".

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Vale sempre la pena smettere, a qualsiasi età

A qualunque età si può beneficiare dello smettere di fumare. Rispetto a coloro che continuano a fumare:

  • a 30 anni si guadagnano circa 10 anni di aspettativa di vita;
  • a 40 anni, circa 9 anni di aspettativa di vita in più;
  • a 50 anni, circa 6 anni di vita in più;
  • a 60 anni, circa 3 anni di aspettativa di vita in più;
  • chi ha avuto un attacco di cuore e smette di fumare riduce del 50 per cento le possibilità di avere un secondo infarto.

Fumare abbassa le difese immunitarie (e predispone alle malattie)

Uno studio separato, pubblicato l'anno scorso sulla rivista Nature, ha scoperto che il fumo può avere effetti sia a breve che a lungo termine sul sistema immunitario, aumentando il rischio di sviluppare infezioni, tumori o malattie autoimmuni. I ricercatori hanno anche scoperto che più una persona fumava, più la sua risposta immunitaria cambiava. Secondo il coautore dello studio, il dott. Darragh Duffy, a capo dell'Unità di Immunologia traslazionale presso l'Institut Pasteur (Tunisia), quando i fumatori coinvolti nello studio hanno smesso di fumare, la loro risposta immunitaria è migliorata a un certo livello, ma non è guarita completamente per anni. "La buona notizia è però che inizia a resettarsi - hanno spiegato i ricercatori -. Non è mai un buon momento per iniziare a fumare, ma se sei un fumatore, il momento migliore per smettere è adesso".

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