Nel mercato del lavoro esiste un fenomeno che tutti conoscono con il nome di "mismatch". È una parola inglese che indica la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta a livello occupazionale. Quindi la distanza che c’è tra le necessità professionali di un’impresa e le effettive professionalità disponibili nel territorio. E, sorpresa, quello del mismatch non è un evento così raro, nemmeno nel tessuto economico, industriale e commerciale di Monza e della sua provincia. Aziende che cercano personale, curriculum inadatti o che mancano del tutto: in diversi casi anche davanti a contratti stabili e stipendi medio alti.
In un’area industrializzata e densamente popolata come quella di Monza Brianza, le aziende che faticano a trovare il personale adatto per determinate mansioni si trovano in quasi tutti i settori. Anche se ci sono casi dove la mancanza di lavoratori preparati rappresenta un vero e proprio problema. Lo confermano i dati che Assolombarda - associazione degli industriali della città metropolitana di Milano e delle province di Lodi, Monza e Brianza e Pavia - ha fornito a MonzaToday Dossier sul fenomeno nel territorio brianzolo.
Si tratta di un’indagine elaborata dal centro studi Assolombarda su dati messi a disposizione sulla piattaforma Lightcast. I dati forniscono un’affidabile approssimazione del fabbisogno delle aziende in termini di professionalità e competenze. Nel 2023 le imprese brianzole hanno cercato e offerto online 53mila posizioni di lavoro. Quasi 30mila concentrate tra Monza, 20mila, Vimercate, 4mila, Agrate Brianza, 2.500 e Seregno e Desio, circa 2mila. E, stando a quanto emerso, per la metà delle posizioni vacanti è stato complicato trovare la persona da assumere.