Perché Alessandra Todde è stata dichiarata "decaduta": che succede in Sardegna
Il Collegio regionale di garanzia elettorale sardo si è espresso sulla rendicontazione delle spese in campagna elettorale. Lei si difende: "Impugno e vado avanti". Gli aggiornamenti

La Corte di Appello di Cagliari ha dichiarato la "decadenza" di Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna. L'analisi delle spese per la campagna elettorale avrebbe fatto emergere delle irregolarità nella rendicontazione. Così, le verifiche effettuate dal Collegio regionale di garanzia elettorale, che ha sede nella Corte d'Appello di Cagliari, hanno portato alla dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliera regionale.
Todde si difende: "Impugnerò nelle sedi opportune". Cosa succede ora
"Impugnerò nelle sedi opportune, totale fiducia in magistratura - il commento della candidata del Movimento 5 Stelle -. Continua il mio lavoro nell'interesse del popolo sardo".
La dichiarazione di decadenza per la carica di consigliera regionale avrebbe conseguenze a cascata sull'incarico che Todde ha da presidente della Regione Sardegna. Si arriverebbe allo scioglimento del Consiglio regionale e servirebbero nuove elezioni.
Dalla Corte d'Appello oggi, venerdì 3 gennaio, è partita un'ingiunzione al Consiglio regionale a cui spetta decidere sulla decadenza. "La notifica della corte d'appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune - annuncia Alessandra Todde -. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell'interesse del popolo sardo".
Ora, il Consiglio regionale, in cui Todde ha la maggioranza, dovrà stabilire una data per votare e decidere sulla decadenza.