Video

Così Axians Italia e Cisco Italia stanno ridefinendo la rivoluzione tecnologica e digitale in un’ottica sostenibile

La trasformazione digitale non è solo una necessità per le aziende moderne, ma anche un’opportunità per creare un mondo più sostenibile e inclusivo. Questo è il cuore pulsante della collaborazione tra Axians Italia e Cisco Italia, una partnership che unisce due leader tecnologici con un obiettivo comune: innovare responsabilmente. Far sì, quindi, che la crescente ondata di innovazione tecnologica e digitale abbia un impatto positivo e concreto anche nelle vite delle persone e dell’ambiente circostante, rivoluzionando così l’attuale panorama socio-economico. Questo impegno si riflette nell’impegno quotidiano di Axians Italia, recentemente diventata società benefit, a testimonianza di una strategia aziendale incentrata sulla sostenibilità e sul benessere collettivo. Tra le iniziative più significative spicca il progetto “NOC in carcere”, realizzato in collaborazione con Cisco e la Cooperativa sociale Universo Onlus. L’iniziativa offre a detenuti un percorso formativo e lavorativo nel settore ICT, favorendo il loro reinserimento sociale.

Uniti dalla passione per la tecnologia e il cambiamento, Michele Armenise, ceo di Axians Italia, e Gianmatteo Manghi, ceo di Cisco Italia, guidano questa trasformazione.  “Ho iniziato la mia carriera come ricercatore di optoelettronica, quindi mi occupavo di laser e fibra ottica ma a livello di componentistica. Poi, negli anni a cavallo del tanto temuto Millennium Bug, ho avuto l’opportunità di entrare nel mondo dell’informatica. E lì mi si è aperto un mondo”, aggiunge Armenise. “Anche perché l’attenzione verso il digitale era enorme e le sfide e le opportunità erano diverse”. Da qui la chiamata in Axians Italia e l’inizio di un nuovo percorso di crescita, che, nel corso degli anni, si è intersecato con l’esperienza e la visione di Cisco Italia e dello stesso Manghi, che evidenzia un aspetto fondamentale: la necessità di unire le forze. “Crediamo fermamente che la tecnologia debba essere al servizio delle persone e del pianeta. La partnership con Axians ci consente di accelerare la trasformazione digitale in Italia, offrendo soluzioni scalabili, sicure e sostenibili che rispondano alle sfide di oggi e del futuro”. D’altronde, insiste Manghi, “è innegabile che il futuro che immaginavamo neanche 20 anni fa è adesso il presente. Pensavamo che fosse troppo lontana da noi la possibilità di comunicare o trasmettere dati, immagini e video, attraverso il cellulare. Eppure siamo qui. Viaggiamo senza aver bisogno di stampare i biglietti o i documenti e lo facciamo in maniera veloce e in tempo reale, senza bisogno di chissà quale programmazione. E lo stesso vale per la sanità, per la pubblica amministrazione, per l’industria, grazie all’automazione per esempio. È cambiato tutto e in soli pochi anni. Possiamo quindi dire che l’attuale realtà ha superato di gran lunga le nostre previsioni”. 

Da qui la necessità, da parte di entrambe le società, di attivare delle sinergie basate sull’impegno e la necessità di creare soluzioni che siano etiche e orientate al miglioramento della qualità della vita. Un approccio che si traduce in iniziative concrete, come il programma Cisco Takeback, che promuove il riciclo e la rigenerazione dell’hardware, riducendo l’impatto ambientale delle tecnologie obsolete. Oppure ancora l’ottenimento, già nel 2023, di Axians, della certificazione Environmental Sustainability Specialization di Cisco, un riconoscimento che premia l’impegno nella sostenibilità. “La tecnologia – dice Armenise – deve essere integrata in processi che migliorino la vita delle persone e aiutino le aziende a gestire il cambiamento. Innovare significa creare valore, non solo economico, ma anche sociale e ambientale”. 

D’altronde, guardando al futuro, sono diversi i trend e le sfide da seguire. Una su tutte: le opportunità legate all’intelligenza artificiale. Verso la quale entrambi mantengono un approccio molto positivo, soprattutto in un contesto in cui il calo demografico continua ad attanagliare la nostra economia. “Da qui al 2050 perderemo tanta forza lavoro. E in questa direzione, dice Armenise, “l’intelligenza artificiale potrà giocare un ruolo fondamentale. Perché ci potrebbe dare la possibilità di compensare questo squilibrio, soprattutto nelle attività ripetitive”. E non è finita qui. Secondo i due manager, infatti, potrà avere un ruolo cruciale “per automatizzare e rendere più veloci i processi da fornire alle imprese, così da abbattere i tempi per coloro che devono prendere delle decisioni real time, e di essere più predittivi, grazie ai vari algoritmi in ballo”. Senza dimenticare, inoltre, che potrà essere un grande alleato proprio guardando all’attenzione verso le persone e l’ambiente. “Avendo la possibilità di conoscere e interpretare un’incredibile mole di dati, potremo capire per esempio qual è lo stato di un’attività, il benessere delle persone all’interno degli uffici, la qualità del loro lavoro e dell’aria che respirano. Senza dimenticare che ci aiuterà a combattere gli sprechi ed essere così più sostenibili”. 

Opportunità importanti che, comunque, portano con sé anche dei rischi, soprattutto connessi al funzionamento intrinseco e al modo con cui l’intelligenza artificiale viene allenata e formata, dato che “gli algoritmi usati per questa fase non sono del tutto noti, né sono trasparenti per chi utilizza questa tecnologia”, evidenzia Manghi. “Perciò è fondamentale che tutte le aziende che la sviluppano e la integrano al loro interno lo facciano in maniera responsabile”. Un obiettivo che Cisco ha messo nero su bianco con la sottoscrizione della Rome Call for AI Ethics, il documento con cui le aziende si impegnano ad assumere un approccio etico nei confronti dell’intelligenza artificiale. Ideato dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla stessa Fondazione RenAIssance, la Rome Call for AI Ethics è stata firmata in prima battuta dal Ministero dell’Innovazione italiano, da player tecnologici internazionali quali Microsoft e Ibm, da istituzioni come FAO e da innumerevoli atenei del mondo. In sintesi, si tratta di un appello di portata globale, volto a promuovere l’adesione a principi fondamentali come trasparenza, inclusione, responsabilità, imparzialità, affidabilità, sicurezza e tutela della privacy.

Qui il video dell’intervista completa

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .