La tomba del “vampiro” della Bulgaria

La tomba del “vampiro” della Bulgaria

In Europa, all’interno del folklore slavo, la figura del vampiro ha avuto una grande importanza nel corso dei secoli. Il vampiro era considerato la personificazione del male e delle ombre. C’erano diversi casi noti di personaggi storici che erano considerati vampiri (che lo fossero o meno) indipendentemente dal significato letterale di questa parola. Questo è il caso di Elizabeth Bathory o Vlad Drăculea. Ma non erano gli unici, in molte città c’erano accuse di “vampirismo” tra i vicini, che di solito si concludevano con la morte e la sepoltura del “vampiro”. Come nel caso di alcuni archeologi bulgari che stavano scavando nel sud del paese, e sono rimasti senza parole nel momento di aprire una delle tombe del XIII secolo che avevano appena scoperto. In essa trovarono le ossa di un uomo sui quarant’anni, ma c’era qualcosa di strano, qualcosa che ha attirato la loro attenzione: aveva un palo di ferro conficcato nel petto. Il capo dello scavo, riconobbe che si trattava di un rituale anti-vampiro. Oltre a trovare il palo conficcato nel punto in cui c’era stato il cuore dell’uomo, si sono resi conto che la sua gamba era stata strappata e seppellita sotto il suo corpo. I vicini che gli avevano fatto questo non volevano che si potesse svegliare dalla sua tomba e “disturbarli” di notte. Sicuramente vi starete chiedendo: come hanno fatto a sapere che era un vampiro? Che cosa avrà mai fatto di così spaventoso, per i suoi vicini, questo “vampiro” mentre era vivo? In effetti, ci sono molte possibilità che questo povero uomo non abbia avuto nulla in comune con un vampiro. A quel tempo, i vampiri erano paragonabili alle streghe durante l’Inquisizione. Al minimo sospetto che una persona fosse un po’ diversa o avesse un problema di salute mentale, che veniva subito accusata di eresia o di vampirismo. A volte bastava un’accusa infondata per condannare quella persona. Gli abitanti di una località potevano anche sospettare che un vampiro fosse sepolto nel cimitero, ma poi, come facevano a sapere in quale tomba si trovava? Facile. Facevano passare un ragazzo vergine nei viali del cimitero in groppa a un cavallo, anch’esso vergine, se il cavallo si fosse rifiutato di passare sopra una delle tombe era segno che lì dentro c’era un vampiro. Una volta trovata la tomba, riesumavano il cadavere e lo bruciavano o gli conficcavano un paletto nel cuore. Questo potrebbe essere stato il caso del protagonista del nostro articolo.

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